domenica 27 settembre 2009
Marco Olmo al Toubkal Trail
Toubkal Trail e Toubkal Marathon si svolgeranno nell'Atlante, la catena montuosa più estesa del continente africano, con vette che superano i 3500 mt. e che raggiunge il picco massimo con il Monte Toubkal che con i suoi 4165 mt. rappresenta la cima più alta del Regno Marocchino.
La gara si svolgerà il 08 Ottobre 2009 e varrà la qualificazione diretta (4 punti) per la UTMB 2010 e 2011.
Tutte le informazioni sul sito http://www.toubkaltrail.com
TOUBKAL TRAIL - Distance: 125 km - Elevation (Positive altitude change): 9000 metres - with amazing slopes: Asphalt: 0 km Tracks: 20 km Rock, Stone, Earth and Sand tracks: 105 km - Temperature: from 35º C to – 5º C - 11 hills 6 of which over 3000 metres and the passage to the top of Mount Toubkal 4163 metres - Climb to Irhoudene fall- Climb to "100 virage" canal - Maximum positive gradient: 35% - Maximum negative gradient: 35% Average gradient: 7.5% - Entries limited to 500 participants - The hardest and most beautiful trail in the world.
mercoledì 16 settembre 2009
Intervista a Marco Olmo
Un ringraziamento a Gian per l'intervista e la segnalazione.
Seduti a un tavolo,con una bottiglia d'acqua, parlando con Marco Olmo
S. 936:In questi giorni è uscito il Dvd documentario " Il Corridore" vuoi dirci qualche cosa a riguardo?
Marco Olmo: Mah , l'idea è nata a due cuneesi Paolo Casalis e Stefano Scarafia volevano raccontare l'uomo,lo sportivo, la mia vita, è stato un lungo lavoro, faticoso e intenso, ma alla fine sono soddisfatto del prodotto.
S.936: Dopo tanti anni di "passi dopo passi"hai qualche rimpianto dei tuoi risultati?
Marco Olmo: Si, tutti abbiamo dei rimpianti, ma il passato è passato e l'attimo va vissuto in quel momento, giusto ò sbagliato che sia, va bene così.
S. 936: Se un giovane alle prime armi ti chiedesse un consiglio?
Marco Olmo: Tanti anni fa un mio amico mi chiese per un suo amico un bell'autografo e chiese appunto anche un consiglio, vedi... risposi " in America ci sono delle sette che vietano il Jogging perchè da assuefazione" e poi se per "caso vinci"vieni schiacciato dai tuoi risultati, perciò "pensaci bene".
S.936: La tua più grande vittoria o soddisfazione?
Marco Olmo: La prima vittoria in Val Maira, circa 31 anni fa e poi "La 3 Rifugi sci/alpinistica" nel 1985...comunque sono tutte importanti.
S. 936: E la sonfitta?
Marco Olmo: Ultra Trail du Mont Blanc nel 2008 quando dopo 148 km di fatica dura e a 18km dal traguardo mi sono dovuto fermare per problemi fisici,dura da mandare giù , visto che avevo il pettorale numero 1.
S. 936: E dopo la delusione come ritrovi le forze?
Marco Olmo: Allenandomi sempre di più,sapendo che le sconfitte ti ritornano sempre in mente più delle vittorie..."le vittorie sono come dei sogni mentre le sconfitte la realtà"
S. 936: Marco tu corri in mezzo alla natura, il posto più bello?
Marco Olmo: Il deserto Acacus in Libia senza dubbio, affascinante.
S. 936: Mille corse mille atleti, esiste l'amicizia nel tuo mondo sportivo se si con chi hai legato di più?
Marco Olmo: Rivalità tanta, escludo però atteggiamenti scorretti, la fatica appiana tutto, però se devo dirti un nome dico Lorenzo Trincheri" un vero signore"
S. 936: Nella corsa estrema esiste il Doping?
Marco Olmo: Penso proprio di si e mi dispiace molto...pare che alcuni facciano uso di doping per arrivare nei primi 300 nella Marathon des Sables...alcuni vogliono soffrire meno, ma purtroppo qualcuno ci lascia la vita.
S. 936: A questo punto Marco ci suggerisce una domanda..." ma non mi chiedi se io faccio uso del Doping?
Marco Olmo: ...girano delle voci che a una certa età se vinci e perchè fai uso del Doping...e si, perchè se un uomo di 90 anni fa uso di sostanze proibite ..sicuramente vince, se mi fossi dopato alla mia età adesso non correrei più e magari non sarei più in vita, e poi essendo uno sportivo povero quando faccio la "pipì" per l'anti doping il dottore mi controlla alle mie spalle ...dopo anni di controlli, tirate le somme voi.
S. 936: Dai tuoi risultati ti aspettavi la ricchezza?
Marco Olmo: Vedi Gian io mi sento un "Podista " fortunato, perchè grazie agli sponsor ho girato il mondo e grazie alle vittorie e sponsor mi sono fatto qualche bella vacanza.
S. 936: Sono tante le tue vittorie, ma tra quelle che non hai vinto quale rimpiangi?
Marco Olmo: Certo fossi partito prima con la corsa forse avrei avuto qualche possibilità in più di vincere la " Marathon des Sables", comunque arrivare 3 a 48 anni è un ottimo risultato...bisogna anche sapersi accontentare.
S. 936: Cosa vuoi dire alla mia squadra esordienti del Valvermenagna Calcio?
Marco Olmo. Voglio che si divertano e che giochino in modo spensierato.
S. 936: Marco hai mai tifato per una squadra di calcio?
Marco Olmo: No, non ho mai tifato per una squadra in particolare
S. 936 : Cosa pensi del calcio in generale?
Marco Olmo: Penso che ci siano troppi interessi nel calcio e che ci sia troppo denaro, così è difficile giocare pulito e rispettare le regole.
S 936: Quanto guadagna un podista che vince l'Ultra Trail du Mont Blanc?
Marco Olmo: Zero euro, gadget per un totale di circa 200/300 euro,solo prestigio.
S. 936: E quanto costa l'iscrizione?
Marco Olmo: Non ricordo bene perchè a me la pagano gli sponsor, mi sembra circa 200 euro.
S. 936: Marco, pensi mai a quando smetterai di correre?
Marco Olmo: Vivrò più tranquillo ( gran risata generale )spero di smettere a livello agonistico rimanendo in buona salute e se mi manterrò un pò in forma ...mi farò qualche corsetta nei boschi.
S.936 : Marco, quanto è stata importante tua moglie in questa lunga corsa infinita ?
Marco Olmo: Moltissimo, lei mi sopporta e mi sostiene, mi prepara tutto per la gara e se non sono troppo lontane mi accompagna, un "pilastro" fondamentale.
S. 936: Marco siamo giunti alla fine e vorrei chiederti una cosa che mi ha colpito molto nella copertina del Dvd..."Nella vita sono un vinto, io corro per vendetta, corro per rifarmi"
Marco Olmo: Vedi Gian, nella vita io sono una persona umile con un passato umile, la corsa mi ha permesso di esprimermi senza pensieri, io corro con i miei passi al ritmo del mio cuore, libero di correre da solo, solo con i miei pensieri.
Marco Olmo Nato a Alba Cn 8 Ottobre 1948
- 1996 Marathon des Sables (Marocco) 3°
- 1997 Marathon des Sables (Marocco) 3°
- 1998 Desert Marathon (Libia) 1°
- 1998 Marathon des Sables (Marocco) 4°
- 1999 Desert Marathon (Libia)
- 1999 Marathon des Sables (Marocco) 3°
- 1999 Verdon trail (Francia) 1°
- 2000 Desert Marathon (Libia) 1°
- 2000 Marathon des Sables (Marocco) 7°
- 2000 Desert Cup (Giordania) 1°
- 2001 Desert Cup (Giordania) 1°
- 2001 Gran Raid Du Cro-Magnon (Italia - Francia) 1°
- 2002 Desert Cup (Giordania) 1°
- 2002 Gran Raid Du Cro-Magnon (Italia - Francia) 1°
- 2002 Marathon des Sables (Marocco) 4°
- 2003 Desert Cup (Giordania) 1°
- 2003 Marathon des Sables (Marocco) 6°
- 2003 Gran Raid Du Cro-Magnon (Italia - Francia) 1°
- 2004 Gran Raid Du Cro-Magnon (Italia - Francia) 1°
- 2005 Gran Raid Du Cro-Magnon (Italia - Francia) 1°
- 2005 Ultra Trail Tour du Mont Blanc (Francia) 3°
- 2006 Ultra Trail Tour du Mont Blanc (Francia) 1°
- 2007 Gran Trail Valdigne (Italia) 1°
- 2007 Ultra Trail Tour du Mont Blanc (Francia) 1°
- 2007 Chaberton Marathon (Francia - Italia) 1°
- 2007 Winter Eco Trail (Italia) 3°
- 2008 Le Porte Di Pietra (Italia) 3°
- 2008 Oman Raid (Oman) 1°
- 2008 Gran Trail Rensen (Italia) 3°
martedì 8 settembre 2009
UTMB 2009
Un'edizione sfortunata per Marco Olmo, che lo ha visto abbandonare la gara a Les Contamins, dopo circa 30 km di gara. Non era giornata, le gambe giravano male, e Marco, dall'alto della sua esperienza e conscio dei 130 km ancora da affrontare, ha scelto di ritirarsi.
Una decisione sofferta per colui che ha vinto per due volte l'UTMB, e che era tra i concorrenti più attesi al via, ma sicuramente non una sconfitta definitiva. Marco Olmo ha già in programma un fitto calendario di eventi, da qui al termine della stagione corrente, e sicuramente tornerà a confrontarsi con il Monte Bianco.
Nei giorni dell'UTMB è stato inoltre presentato "Il Corridore" (Ther Runner), il film documentario su Marco Olmo. Ancora una volta, abbiamo avuto modo di apprezzare l'enorme stima di cui Marco Olmo gode tra gli appassionati di Trail e di montagna, i giornalisti del settore, gli stessi atleti e suoi rivali. A seguire, alcune fotografie a ricordo di questa (nonostante tutto) bellissima esperienza a Chamonix e Courmayeur.
lunedì 7 settembre 2009
da "La Stampa" del 28 agosto 2009
Era una, dopo 7 anni la gara si e' quadruplicata. Colpa del successo: troppe richieste di iscrizioni. I campioni del podismo alpino sono diventati una folla da stadio. La gara e' l'«Ultra-Trail du Mont Blanc», 166 chilometri intorno al massiccio montuoso piu' alto d'Europa, tre nazioni, su e giu' tra i colli, 9400 metri di dislivello. Le cifre proseguono: al via ci saranno 2300 trailers. Partenza alle 18,30 di oggi da Chamonix, arrivo previsto dei primi dopo 20-22 ore, sempre a Chamonix. L'altra gara e' la «CCC», cioe' la Courmayeur-Champex-Chamonix, ore 10 di oggi, 1800 iscritti, 98 chilometri, 5600 metri di dislivello. La terza e' la nuova nata, «Sur les Traces des Ducs de Savoie»: partono in 1200 da Chamonix alle 5 di domani per percorrere 105 (6700 metri di dislivello). La quarta si e' gia' svolta, la piu' lunga e a squadre, 245 chilometri, 21 mila metri di dislivello. Spettatori previsti per l'Ultra-Trail, 25 mila. Fra i luoghi migliori per vedere la fatica sui sentieri di alta quota, la Val Ferret, al rifugio Bonatti e all'Arnouva. I percorsi sono tutti intorno al Bianco, in senso orario e viceversa, tra due colli, quello de la Seigne, in Val Veny e quello del Grand Ferret, nell'omonima Valle. La Seigne collega Italia a Francia, l'altro l'Italia alla Svizzera. Tutto su sentieri e tutto con un regolamento ferreo. C'e' perfino una carta etica che fa da preambolo alle regole. Imperativo: non sporcare. I concorrenti avranno due chili nello zaino punzonato con il necessario per darsi energia e coprirsi nella notte. Lungo il percorso si snoda una sorta di ipermercato per potersi fermare e rifocillare: 11.300 bottiglie di acqua minerale, 7500 banane, 4000 arance, 1500 mele, 1200 chilogrammi di formaggio, 8500 litri di minestra e 2000 tavolette di cioccolato. L'uomo da battere, vincitore del 2008, si chiama Kilian Jornet Burgada, campione del mondo di scialpinismo e skyrunning. Il suo tempo: 20 ore, 56 minuti e 59 secondi. Ogni anno l'aumento di chi aiuta l'organizzazione di chi partecipa e di chi segue lungo i sentieri la gara e' esponenziale. Quest'anno gli iscritti alle 4 prove sono 5300, l'anno scorso erano 4500. I volontari, coloro che controllano il buon andamento della corsa e sono pronti a intervenire in caso di necessita', sono aumentati di 200, da 1300 a 1500. Oggi saranno al via tutti i vincitori delle ultime edizioni che si sono contesi il record: dal nepalese Dawa Sherpa al francese Vincent Delabarre, dallo svizzero Christophe Jacquerod all'italiano MARCO OLMO.A 60 anni ci riprova. MARCO OLMO, di Cuneo, vinse la grande gara intorno al Bianco per due anni di fila, 2006 e 2007. E divento' un «caso», dopo essere stato l'oggetto di un dubbio. Quale? «Dicevano che erano edizioni, oppure che mi ero dopato. Che altro? Basta guardare le classifiche, i campioni c'erano. La droga? Il problema della droga ce l'ho perche' non ho i soldi per comperarla. Battute a parte, il dpping a 59 o 59 anni? Ma non scherziamo». E invece qual e' il suo segreto? «Non lo so. Non ho mai fatto il professionista, lavoravo in cava poi andavo a correre. Al mio paese a 27 anni ho fatto la mia prima corsa e sono arrivato tra gli ultimi, poi e' andata meglio. In una gara cosi' lunga e dura per vincere ci vuole anche fortuna». Si sta allenando? «No, vigilia di tutto riposo». Fra i suyoi rivali c'e' il vincitore dello scorso anno, Kilian Jornet Burgada che ha concluso la corsa con un tempo che ha migliorato il suo di oltre un'ora. «E' un professionista, deve vedere che razza di e'quipe ha intorno. Ma io sono qui per finire la gara, perche' mi piace. L'anno scorso mi sono fermato a 18 chilometri dal traguardo. Ma non voglio finire a ogni costo. Nessun rischio e se piove mi fermo». Che senso ha una gara del genere? «Per me e' ripercorrere i sentieri dei nostri avi, quando passavano da una vallata all'altra. Questo tipo di corsa e' ormai di gran moda e promette business. Ne nascono un po' dappertutto».