giovedì 18 febbraio 2010

Marco Olmo alla maratona sulla sabbia di San Benedetto del Tronto

Comunicato stampa e fotografie a cura di Denise Quintieri, addetto stampa e fotografa della manifestazione.

“A San Benedetto non abbiamo visto le rondini sotto il tetto”, ma di sicuro per tutto il giorno si è avuto un pallido sole e a tratti un aria prettamente marina e quasi primaverile che ha aperto i cuori ed allietato 250 innamorati della vita, dello sport e delle “pazzie” come quella consumatasi sulla spiaggia della riviera delle palme: non solo maratona anche la 50 km interamente sulla sabbia. Pubblico divertito che si fermava qua e la lungo il percorso e sulla zona della passerella e ritorno.
Non ci si annoia mai lungo i giri del percorso classico, la spiaggia cambia, la sabbia è abbastanza compatta, è una gara per chi vuol tentare l'avventura di qualcosa di unico e originale. Basta pensare che i danesi hanno copiato dal nostro Capecci e così in Europa salgono a due le località dove si svolgono maratone sulla sabbia e, da quest'anno, unica in Europa, a San Benedetto del Tronto, anche l'ultramaratona sulla sabbia: la 50 km! Unica, affascinante e inimitabile!
Non sono mancate le emozioni: non è da tutti i giorni e da tutti correre affiancati,doppiati più e più volte da una leggenda delle corse estreme e trail: Marco Olmo

 Uomo schivo, quasi timido, alle soglie dei suoi 62 anni, Olmo ha accettato di partecipare a questa novità, reduce da una gara estrema di 209 km in 5 tappe, svoltasi due sttimane fa, nel Mali, il Gran Raid del Sahara-Dogon, dove, dice: “mah, sì sono arrivato secondo assoluto” in un sussurro quasi impercettibile che devi chiedergli “se hai capito bene”, tant'è la sua ritrosia a parlare di sè e delle sue “avventure” estreme in semi-autosufficienza in ogni angolo dell'Africa desertica e non solo.

A fianco di Olmo, c'erano Mario Fattore, più e più volte maglia azzurra e campione mondiale di ultramaratona ora anch'egli, dopo aver consumato migliaia di scarpe sulle strade di tutto il mondo, ora preferisce quelle da trail e posare i piedi là dove Olmo  ormai lo fa da decenni!
E poi ecco il vincitore di questa edizione, Lorenzo Trincheri, della società Roata Chiusani, azzurro di ultratrail che parteciperà,proprio insieme a Marco Olmo, ai prossimi mondiali di specialità, mai impensierito da alcuno, tanto che ha chiuso la sua corsa sulla sabbia in 2h47'47''. A completare il podio maschile Alessandro Bruzzi, Olimpia Vignola e Antonio Di Manno, Atina Trail Running, entrambi hanno concluso oltre le tre ore di gara. Sempre sulla distanza classica in campo femminile Stefania Cagnoli, Amatori Sport, scrive il suo nome nell'importante albo d'oro, concludendo la sua fatica in 3h39'31''. Seguita a poca distanza da Marilena Dall'Anese e Patrizia Negri.

 Ma la curiosità le attese erano tutte per la 50 km ove, inizialmente, avrebbe partecipato il mito Marco Olmo, ma dopo le fatiche in terra africana, di due settimane fa, Olmo, ha scelto una partecipazione atipica, chiudendo tranquillamente al sesto posto nella classifica generale della 42km. Sulla spiaggia incantevole della riviera delle Palme, è incontenibile la gioia di Fabio Costantini, della Polisportiva Montecchio 2000, che scrive per primo il proprio nome nel nuovo albo d'oro di questa storica distanza, e lo fa con un tempo di tutto rispetto, 3h55'47''. Sul podio finiscono insieme a Costantini, anche Ciro Di Palma (Reggio Events) e Marcello Mastrodicasa (Sogeda Manoppello).

In campo femminile è Elisa Cucchiarelli, della Predatori Cori, a firmare la prima edizione di una distanza che ha riscosso un successo inaspettato, chiudendo in 4ore e 23 minuti esatti, seguita da Stefania Micolucci, Podistica dell'Adriatico e Manuela Sabbatini, della ASD Colle-Marathon.
Le classifiche finali parlano di duecento arrivati sulle due distanze, ma vi erano un bel pò di atleti, ragazzi, mogli, compagne/i che hanno voluto provare l'ebbrezza di correre sulla sabbia, partecipando alla non competitiva di 10 km e tutti sono rimasti entusiasti. Difficoltoso si, ma alla portata di tutti! E sotto i classici baffi dell'organizzatore Francesco Capecci, da tutti i maratoneti ormai conosciuto, che ringrazia uno ad uno gli atleti e gli accompagnatori che hanno partecipato a qeusta storica edizione, nel pomeriggio, sul suo viso schivo, si poteva intravedere un abbozzo di sorriso, misto a soddisfazione e gioia contenuta, perchè ancora una volta la sua creatura ha avuto un successo oltre le aspettative, nonostante la quasi assenza di sponsor e la poca considerazione in loco e nell'ambiente stesso dell'atletica, per un evento che potrebbe calamitare molta più gente di ora in un posto incantevole anche e sopratutto in pieno inverno, qual è la Riviera delle Palme, ove si può ammirare il Monumento al Gabbiano Jonathan, il protagonista del libro di Bach e con esso la città del martire cristiano, soldato romano, San Benedetto, denominata Castro Sancti Bendicti e del suo storico nucleo abitativo: Plebs Sancti Benedicti in Albula.
Denise Quintieri

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